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Oggi la televisione trae sempre più ispirazione da internet (come disse qualcuno:"Questi nuovi media entrano inesorabilmente nella nostra vita").

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Geek style





 
Ora di pranzo, bar dell'università- Sto consumando il mio pasto frugale con la mia amica Cecilia, quando Alessandra, Jamila ed Elisa ci raggiungono e per me è colpo di fulmine!

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Se il buon giorno si vede dal mattino...

Ok, ok...cos'è peggio di iniziare una giornata intensissima di cose con il farsi girare subito le cosiddette?
Penso niente...

Dopo un rientro a casa in un ora che solitamente non amo fare, questa mattina vengo violentemente svegliata alle 7:30 dal vicino che, non so per quale motivo, ha deciso di martellare ripetutamente qualcosa. Non penso che sia stato un quadro, quella è questione solo di qualche minuto, invece qui il martellare è durato quasi 1 ora e mezza, durante la quale ho tentato in tutti i modi di riaddormentarmi profondamente, invece trovavo solo pochi secondi di relax in cui mi riuscivo ad abbandonare (per poi riessere risvegliata dal martello). Bene, h 9:00, decido di alzarmi, anche perchè, come ho già detto la giornata è carica, soprattutto di studio (trooooppo indietro!!!).
Vado da mamma che come al solito comincia ad incastrarmi da lei con le sue duemilaottocentodomandealsecondo, e solo dopo una mezzora buona riesco a darmela a gambe, mi rintano in camera e decido che forse è il caso di sistemare i panni dopo che sono stati sparpagliati dopo l'ultima bomba esplosa ieri. Prendo poi due vestiti me li butto a dosso (effetto molto sekkesi devo dire) e vado a fare colazione. Già avevo "le cosiddette" girate per il modo violento e barbaro in cui ero stata svegliata ma a peggiorare la situazione è successa una cosa gravissima. Arrivo in cucina per prendere i miei waffer alla nocciola comprati appositamente per fare colazione questa mattina e non c'erano. DOVE SONO I MIEI WAFFER!!! Risposta da mamma che pacificamente faceva l'uncinetto in salotto "Se li è mangiati ieri sera tua zia"...COOOOOSA??? Dovete sapere che mia zia è una sottospecie di parassita,che quando si installa a casa mia, vive della linfa vitale degli altri. Non c'è cosa che tu possa comprare che lei sicuramente la mangerà prima di te. Come il prosciutto cotto che mi ero comprata per il pranzo di ieri. Un etto di prosciutto cotto che non ho nemmeno assaggiato. A pranzo era già finito, e nemmeno il tempo di vedere se le fette erano state tagliate bene! Ma se voleva il prosciutto da 2 settimane...perchè non se l'è comprato??? Il supermercato è a 50 passi da casa!!! Il fatto è proprio questo, lei può vivere a casa tua per il resto dei suoi giorni ma non comprerà mai nemmeno un pezzo di pane, e se non lo compri, te lo fa pesare! Ma la ciliegina sulla torta arriva quando, erroneamente apro un altro sportello della credenza. Vedo li, davanti ai miei occhi, un sacchetto di anacardi APERTO. Quel sacchetto doveva rimanere CHIUSO! Proprio ieri, tornata dalla spesa, estraggo dalla busta patatine, pistacchi, arachidi e anacardi che avevo comprato per lunedì in quanto verrà un notaio per la vendita di casa di nonna. Bene, lei mi ha visto tirare fuori queste cose e io, sapendo con chi avevo a che fare, ho detto "queste cose le nascondo perchè sono per lunedì"...ho detto LE NASCONDO, ergo NON LE TOCCARE SONO PER LUNEDì.
E lei, ieri sera, siccome aveva SMANIA di qualcosa LE HA MANGIATE!!! Soprattutto ha preso quelle che costavano di più, 20 anacardi grasso che cola in una scatolina 3,50€!!! Ma siccome servivano li ho presi lo stesso e invece ora c'è solo la bustina con 3-4 pezzetti dentro. NERVOSOOOOOO!!! Come lo volete spiegare voi???
Ok dopo un'ampia litigata con mia madre sul fatto che la sorella è una parassita e che se vuole qualcosa per se se la può pure comprare perchè i soldi ce l'ha, me ne vado in camera a proprio mentre finisco di scrivere quest'articolo mamma mi urla da sotto "Devi andare a prendere tua zia alla stazione...arriva a mezzogiorno!!!". Ok non ce la posso fare!!!

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Gigante, pensaci tuuu!!!

Un'effigie raffigurante Ettore in concerto
Avete mai avuto la sensazione di essere fermi, immobili, cristallizzati? Ecco, è esattamente quello che provo io in questo momento. Davanti a me vedo una muraglia altissima fatta di giorni uno uguale all'altro, mi vedo immersa in una poltiglia atemporale, che nella mia testa assume la forma di una simpatica Lava Lamp viola. Non sopporto lo spiacevole sentore che mi coglie soprattutto in momenti come questi, e raggiunge picchi spaventosi, non so precisamente perché, intorno al giorno del mio compleanno (11 giugno): ho avuto la fortuna di nascere nel periodo dell'anno che più detesto e forse questo fattore influisce un tantino, insieme al fatto che per me tarda primavera= inerzia più totale. Sono quindi combattuta tra scrollarmi di dosso questa terribile pigrizia o abbandonarmi al fato e crogiolarmi e rosolarmi nell'ozio più sfrenato. A peggiorare la situazione c'è il fatto che, con i miei sette esami E MEZZO( più tesi) alla laurea,  mi sento come uno studente scioperato dell'Ottocento, con la differenza che io, quest'estate, non andrò in Grand Tour con i soldi del papi. Aggiungi pizzaioli molesti e svariate pieghe de panza (accompagnate da fame nervosa) e si cade in una patetica crisi pre-adolescenziale in notevole ritardo. Il compagno ideale per riportarmi sulla retta via in momenti del genere è il caro Italo Svevo. Perché non son nata Ettore Schmitz?!? Alla fine lui è un po' il mio alter ego, solo spaventosamente geniale e baffuto. E poi io sarei un personaggio sveviano perfetto: deficiente nell'intelligenza (T'oh, me so pure fatta un mezzo complimento! Per i prossimi sei mesi può bastare), dotata di una tempistica penosa e di un egoismo assolutamente nella media umana, mi nutro di improbabili sogni di vanagloria e intanto mi lascio trascinare dagli eventi, e devo dire che qualche paradossale "colpaccio" alla Zeno, per il momento, mi manca. Sono più un Brentani. A volte ritorno col pensiero ad alcune frasi dello Svevino:  "è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente" A Schmi', c'ho la coda de paglia. Insomma, finché c'è Ettore che mi spiega un po' di cose sulla mia natura e su quella del genere umano, non mi posso lamentare (e in fondo mi dispiace, perché  mi diverto a spaccare le palle al prossimo con le mie frequenti lagne), ma, quando chiudo il "Meridiano", ecco l'ansia farsi docile e subdolo pappagallino e accompagnarmi, appollaiata sulla mia spalla, per tutta la giornata. Probabilmente domani, in un'illuminazione improvvisa per qualcosa di poco conto, cambierò idea, e per qualche ora mi sentirò in pace con il mondo e con me stessa, poi presto tornerò all'irrequietezza. Intanto ho già notato che, tra la massa informe dei miei capellacci scuri, ha fatto capolino un riccio a cavatappi veramente ben formato: era tanto tempo che un riccio simile non passava di qui, e lo interpreto arbitrariamente come un buon auspicio.
Cleo

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Rivelazioni


Questa settimana ho avuto tante rivelazioni che farebbero impallidire Joyce e la gente di Dublino. 1) Mia sorella è un genio tipo Matilde di Roald Dahl. Matilda sei mitica, per chi avesse visto il film, un classico di Italia1 quando è a corto di idee (insieme a Richie Rich e Mamma ho perso l'aereo). Sta di fatto che in uno di quei tipici discorsi che pronuncio per far sentire in colpa i miei genitori, ho ornato la loquela con "Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo proprio". E mia sorella ha alzato lievemente la testa e ha detto: "Tolstoj vero?" Dimenticavo, mia sorella ha 11 anni. Ho cresciuto un mostro. Presto mi redarguirà per il lessico povero o la dizione imprecisa. 2) Sto seriamente prendendo in considerazione la possibilità di fare incetta di pigiamoni di pile, the indiani e tisane, un centinaio di libri e film e ritirarmi da qualche parte. Uscendone solo quando un futuro roseo busserà con un cestino carico di pain au chocolat. Potrei finalmente imbarcarmi in imprese come Il rosso e il nero o le affinità elettive o l'idiota. E cibarmi di bacche. E non rimanere delusa dagli esseri umani. E Moliere sarebbe entusiasta.
Bene, dopo questa prospettiva appetitosa mi ritiro, o miei adorati.
Rachel S.

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A maggio vedrai che mi sposerai, Luna!

Sono sincero: guardo con diffidenza a tutti coloro che alla parola "matrimonio" iniziano a storcere il naso e la bocca, nonchè ad essere preda di orticarie varie.
Allora, vediamo un po'. Come mai, oggi, è molto difficile trovare qualcuno che- anche per scherzo!- si sia posto come tappa da raggiungere quella di indossare l' anello all' anulare sinistro? Beh, il matrimonio è solo un contratto, una formalità; due persone possono amarsi anche senza vincoli istituzionali, senza che la loro unione sia legalizzata da un documento che col tempo ingiallirà e sarà mangiato da insetti alla maniera di quelli che- ogni tanto- trovo nei libri della biblioteca dell' università.

Nulla da obiettare, niente che debba essere condannato. Idee. Si tratta di idee, e come tali vanno rispettate.
Ma sono di tutt' altro parere.
Il matrimonio è prima di tutto un sacramento, un segno efficace della grazia istituito da Gesù Cristo. State tranquilli, non siete incappati nella (im)morale predica di un simpatizzante della religione, della fede, della chiesa. Non state avendo a che fare con una persona dogmatica: anzi, colui che vi parla è una delle persone più laiche e imparziali che voi possiate trovare. Ma rendiamoci conto che il matrimonio è una delle istituzioni su cui è fondata la nostra società, la nostra identità, la nostra
storia, il diritto che da sempre ci governa attraverso la famiglia. Che sia religioso o civile, il matrimonio è il segno della conciliazione e- allo stesso tempo- il segno della libertà, la libertà di scegliere; rappresenta l' amore, l' impegno concreto di due persone che hanno deciso di proseguire uniti il loro percorso di vita, affinchè possano costruire insieme qualcosa di positivo; il matrimonio è il segno della vita, la gioia che permette di vedere negli occhi di chi abbiamo al fianco la felicità di cui siamo fatti, anche sotto l' aspetto di un" cucciolo" che- da subito- : "Ha il nasino bello come quello della madre, ma la bocca è tutta del papà! "
C.A.

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Week end al cinema




L'aria di primavera sembra ormai giunta ed è difficile pensare di stare chiusi in casa, anche quando non si lavora...
Se però questo week end non avete ancora programmi, vi consiglio tre pellicole che mettono d'accordo tutti:

Locandina di Chronicle

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