Lo Yoga incontra la Realtà

Fondamentalmente quando ho deciso che avrei fatto Yoga avevo l'immagine distorta di me inguainata in una impalpabile e immacolata tutina bianca, mentre sorseggio un infuso di erbe detossinante e trovo la pace interiore. Quando la realtà bussa alla tua porta, sai che porterà con sé anche un'altra amica assai maleducata: la prosopopea di tutte le fantasie che si schiantano a terra o volano sulla luna come il senno di Orlando. Niente tutina che risalta il vitino da vespa, ma dei leggings neri che risalgono più o meno alla Guerra delle due rose e attrezzate di peli bianchi del mio cane formato pony. Effettivamente dovevo prendere un cane nero, visto il mio abbigliamento costante in puro stile vedova allegra, ma Penelope, il cane con le orecchie più strane della storia (credo si sintonizzino anche con la radio di qualche paesino dell'Alabama) mi aveva già rubato il cuore. Comunque la situazione si è rivelata la seguente: io con una tuta di fortuna, senza infusi serviti in brocche di vetro e che mi ingegno per imitare le posizioni della mia snodabile insegnante. Non ho mai avuto questo gran talento ad imitare, confondo la destra con la sinistra e ho un rapporto con il mio corpo che è più o meno il corrispettivo di quello degli USA con l'Unione Sovietica a metà degli anni '50. Ma l'infrangersi delle aspettative non ha trascinato con sé solo immagini fosche di una ragazza che nel panico si rende conto di non saper nemmeno incrociare le gambe: la bravissima insegnante ci ha spiegato che lo yoga predica la non violenza e che quindi non ci dobbiamo farci male per eseguire gli esercizi e che lei non ci tratterà in maniera aggressiva. Ho sempre avuto l'immagine di un capo dei marine che mi rimprovera mentre faccio qualsiasi tipo di sport (e quando dico qualsiasi comprendo pure il tennis "Forza con quella racchetta imbranata, o dovrai sgrassare le pentole della mensa!"). Questo particolare sommato al fatto che c'è un bar assortito e meravigliosamente arredato a pochi passi, rendono decisamente lo yoga la mia pratica preferita.
Rachel S.